Al via l’Assemblea dell’Onu: si complica la posizione di Washington sulla Palestina

Si aprono oggi i lavori della Sessantaseiesima Assemblea delle Nazioni Unite, durante la quale il Presidente dell’Anp, Abu Mazen, sembra essere deciso a presentare la richiesta del riconoscimento dello Stato Palestinese. Il Quartetto per il Medioriente, formato da Stati Uniti, Russia, Onu e Unione Europea, si è già incontrato per cercare di evitare il voto delle Nazioni Unite sulla questione, cercando di far ripartire i negoziati tra israeliani e palestinesi. Se il Quartetto non ci riuscisse, la diplomazia internazionale si troverebbe in serio imbarazzo.

Difficile soprattutto la posizione di Barack Obama, che si era pronunciato in passato a favore della nascita di uno Stato indipendente. Già alla Russia, che ha dichiarato invece di essere pronta a sostenere la richiesta della Palestina, Washington ha risposto che in quanto membro del Quartetto, Mosca dovrebbe sforzarsi di creare un dialogo pacifico tra le due parti in conflitto. Il dialogo tra israeliani e palestinesi si era piu’ volte interrotto per poi chiudersi nel 2010, quando Israele si è rifiutato di smettere di costruire insediamenti in Cisgiordania. Tony Blair, che presiede il Quartetto, ha dichiarato alla ABC: “Quello che cercheremo di fare durante i prossimi giorni è cercare qualcosa che autorizzi le loro rivendicazioni e legittimi le aspirazioni volte al riconoscimento internazionale, rinnovando la sola cosa che possa creare uno Stato: la negoziazione diretta tra le due parti.” Il Premier ha poi aggiunto che può capire le motivazioni che spingono i palestinesi a rivolgersi alle Nazioni Unite, sottolineando che “hanno tutto il diritto di andarci”. Nel frattempo, secondo alcune fonti, si è già tenuto un incontro tra il Premier Palestinese Salam Fayyad e il Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak.

A.Z.

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