“Nell’anno 1948 sono venuti ad attaccarci”

“The Iqrit files” è il nome del nuovo album del collettivo di musica elettronica sperimentale dei Checkpoint 303.

Il cd è accompagnato da un bellissimo libretto corredato di foto e testi, comprese alcune spiegazioni dei campionamenti utilizzati per dar vita al “paesaggio sonoro”, ovvero la track nata dal taglio e rielaorazione dei suoni “catturati” dalla vita quotidiana nei territori occupati e da frammenti di programmi radio, TV e registrazioni d’archivio.

Questo video in particolare, intitolato In 1948, vede protagonista la voce di Jawaher Shofani, cantante di musica tradizionale palestinese cresciuta in un villaggio vicino a Iqrit e che insieme a Wardeh Sbeit e al poeta Jihad Sbeit è diventata l’anima, l’ispirazione e il motore dell’intero album.

“Possa Dio aiutarci
Per quel che è successo alla Palestina
Nell’anno ‘48
Sono venuti ad attaccarci

Possa Dio aiutarci
Per quel che è successo alla Palestina
Nell’anno ‘48
Ci hanno cacciati dalle nostre case
Quasi scalzi e a malapena vestiti

Possa Dio aiutarci
Per quel che è successo alla Palestina”.

“I campionamenti – si legge ancora nel booklet del cd – includono la voce di Eleanor Roosevelt mentre legge degli estratti dalla dichiarazione dei diritti umani, e in un contrasto netto e ironico, le registrazioni del voto sulla risoluzione 181 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947, sul cosiddetto piano di spartizione della Palestina, che ha negato ai palestinesi il loro diritto all’autodeterminazione e ha portato alla Nakba”.

Per leggere l’intervista completa ai Checkpoint 303 clicca qui.

Domenica, Giugno 7, 2015 – 15:30di: Anna ToroPalestina,

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